1. Valutazione del rischio di muffa
A) Provvedo a ventilare e riscaldare in maniera corretta e a sufficienza?
B) In corrispondenza delle finestre o dei davanzali è frequente la formazione di condensa?
C) Su pareti esterne sono stati collocati mobili di grandi dimensioni, come p.es. armadi?
D) Nel mio appartamento o in alcune stanze c’è costantemente molta umidità?
Le macchie nere o i segni di muffa sulle pareti possono essere un segno di infestazione.
2. Segnali tipici per l’individuazione della muffa
Le seguenti istruzioni vi aiuteranno a riconoscere i segnali di muffa in casa:
- Costante odore di stantio e di marcio: se nonostante una ventilazione regolare, in una stanza c’è sempre odore di stantio e di marcio, significa che c’è muffa.
- Punti o macchie nere alle pareti: molto spesso la muffa si forma agli angoli delle pareti. Le macchie di colore scuro sono spesso situate in corrispondenza dei ponti termici come i davanzali o dietro mobili di grandi dimensioni.
- Difficoltà respiratoria: In caso di problemi di muffa in stadio avanzato, possono verificarsi problemi di salute, reazioni allergiche o tosse frequente.
3. Controllare le spore della muffa
A volte tutte le precauzioni non servono a niente e si formano spore di muffa in casa. Se avete il sospetto di muffa, esistono diversi metodi per controllare le superfici in questione anche senza l’intervento di un esperto. Poiché la muffa non sempre viene individuata subito, un test può fare chiarezza. Ci indicherà infatti quali sono le superfici interessate, può misurare il grado di contaminazione dell’aria e, a seconda del tipo di test, informarci sul tipo di muffa. La maggior parte dei test per la muffa sono molto facili da usare, per cui generalmente non occorre consultare un esperto. Ecco i test più usati:
Test con terreno di coltura
Metodo con strisce reattive
Test di raccolta della polvere domestica
Questo test viene effettuato con l’ausilio di un contenitore da montare sull’aspirapolvere. La polvere aspirata viene quindi inviata a un laboratorio che coltiverà e analizzerà le spore di muffa eventualmente presenti. Questo test non può quindi essere effettuato autonomamente perché occorre rivolgersi a un laboratorio per analizzare i risultati.
Per un’indagine più accurata o se la muffa si è già estesa, si consiglia in ogni caso di consultare un esperto che effettui ulteriori test.
4. Rimozione della muffa
Se la presenza di muffa è stata confermata con il test, occorre eliminarla immediatamente.
A seconda della gravità, si consiglia di procedere come segue:
- Formazione di muffa in superficie: su metallo, ceramica o legno laccato, la muffa può essere rimossa con un detergente di uso domestico, strofinando successivamente con alcol etilico. Dopodiché, far asciugare bene la superficie.
- Piccole macchie superficiali: rimuoverle con appositi mezzi. Vi è comunque sempre il rischio che dietro si celi una formazione di muffa più profonda, non visibile. L’ideale sarebbe osservare la superficie interessata dopo che si sono eliminate autonomamente le macchie e, nel caso la muffa si ripresenti, per sicurezza consultare un esperto.
- Muffa su intere superfici: a partire da mezzo metro quadro si consiglia di contattare un esperto, pe.s. un perito edile o un biologo edile. A seconda della gravità, sarà necessario togliere la carta da parati ed eliminare la muffa aderente sull’intonaco, prima di poter riapplicare la carta da parati.
Non importa come eliminate la muffa: l’importante è individuarne la causa. Così potrete evitare la muffa o prevenirne nuove formazioni.
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